I fatti
Scritto da paolo il March 27 2008 01:09:58
aprile 03 - La Cooperativa Garibaldina ottiene la concessione edilizia dal Comune di Casaletto Lodigiano per l’edificazione di 11 villette a schiera. Da notare che secondo la normativa vigente i lavori devono iniziare entro 6 mesi dalla data di rilascio, invece come attestato nel contratto preliminare i lavori sono iniziati nel febbraio 2005. Inoltre tale concessione ha una validità di 3 anni e la scadenza non è stata osservata, solo dopo incessanti pressioni è stata emessa una nuova concessione nel 2006 di cui, in cantiere, non si è mai visto nessun cartello recante gli estremi.

maggio 04 - Stipula del contratto di prenotazione per la villetta in oggetto.
Gli accordi verbali prevedevano la consegna per primavera 2005.
In cantiere era esposto un cartello con la dicitura “prime consegne primavera 2005” successivamente modificato con una toppa in “prime consegne primavera 2006”.

marzo 05 - Ufficializzazione del capitolato e relativo contratto preliminare dove al punto 10 è fissato il termine massimo dei lavori per settembre 2006, cinque mesi oltre la scadenza della concessione.

aprile 05 - Il cantiere procede a “singhiozzi” alternando lunghi periodi di inattività a brevi periodi operativi, senza apparenti motivi fino all'abbandono.
I lavori non sono a regola d'arte. Il cantiere non è in sicurezza (vengono fatti sostituire i ponteggi).

luglio 06 - La cooperativa slitta la consegna dal 30 settembre 2006 a data da definire, indicando dicembre 2006 come data di inizio delle consegne, ma anche questa data non verrà rispettata.

novembre 06 - Dopo una serie di diffide, l’avvocato della cooperativa risponde comunicando ad un assegnatario la data massima di consegna per giugno 2007.

dicembre 06 - La cooperativa invia agli altri assegnatari una raccomandata in cui prevede la consegna per settembre 2007.

gennaio 07 - “Il Cittadino” pubblica un articolo riguardante il cantiere di S.Zenone della Coop.Garibaldina, i problemi denunciati dagli assegnatari sono molto simili a quelli del Cantiere di Casaletto Lodigiano.

febbraio 07 - La cooperativa replica al “Cittadino” facendo una serie di dichiarazioni sconcertanti. Inoltre dichiara che il ritardo è dovuto al fallimento dell’impresa appaltatrice e “anziché intraprendere una defatigante battaglia legale che l’avrebbe condotta ad una vittoria di Pirro, ha posposto i suoi interessi a quelli degli assegnatari, liberando il cantiere ed affidando i lavori ad altra società per il loro completamento” (così almeno dicono).
Presupposto che l’impresa appaltatrice è la stessa dei due cantieri, i ritardi non sono dovuti a causa di forza maggiore, ma a libere decisioni della cooperativa prese all’insaputa degli assegnatari.

febbraio 07 - Continua il “botta e risposta” tra l’avvocato Modica e la redazione del “Cittadino”.

febbraio 07 - Alla luce degli ultimi avvenimenti è stata promossa una campagna di sensibilizzazione verso tutti gli assegnatari diffondendo i vari documenti. Sono stati contattati vari elementi del C.d.A. senza esito inoltre il collegio sindacale è risultato inesistente (addirittura chi ne fa parte non sa di essere stato eletto oppure è morto!).
La risposta della cooperativa non tarda ad arrivare: in una raccomandata inviata a tutti gli assegnatari minaccia di bloccare i lavori se alcuni di essi continueranno ad accedere abusivamente alcantiere e a diffondere voci "false e tendenziose".

febbraio 07 - “Viene corretto il tiro” ad un assegnatario particolarmente "attivo" l’avvocato della cooperativa diffida a non diffondere voci allarmistiche e a non proferire espressioni sconvenienti ed offensive pena il ricorso ad azioni non meglio precisate.

marzo 07 - Viene richiesto il versamento di una quota per l’allacciamento dell’acqua e del metano.
Tale richiesta sembra il pretesto per giustificare un ulteriore ritardo e "battere cassa", infatti la comunicazione cita: “Vi preghiamo di tenere presente che non ci sono consentiti pagamenti parziali per cui la scrivente potrà bonificare l’importo al relativo Ente solo quando avrà ricevuto il versamento da parte di tutti i soci.”

giugno 07 - Viene proposto in modo piuttosto "forzato" un piano di ammortamento con una banca dalle condizioni non proprio vantaggiose.

luglio 07 - La cooperativa afferma che non sono pervenuti tutti gli importi richiesti a copertura degli allacciamenti e ciò provocherà un ritardo nell'esecuzione delle opere.

dicembre 07 - L'azienda appaltatrice delle opere di copertura chiede di saldare le opere extracapitolato.

dicembre 07 - Non viene depositato il bilancio 2007. Cominciano a diffondersi voci allarmistiche circa un probabile fallimento della cooperativa.

febbraio 08 - La cooperativa non è più attiva e rimanda qualsiasi gestione alla Legacoop. Viene preannunciata la liquidazione coatta amministrativa.

marzo 08 - Si costituisce il comitato "Vittime della Cooperativa Garibaldina".